Introduzione alla magia della fotografia di concerti
La fotografia di concerti è una specialità che fonde passione e tecnica, un’esperienza unica in cui ogni scatto racconta una storia diversa e genera emozioni diverse.
Il mio lavoro consiste immergendomi in questo mondo dove la musica e la fotografia si incontrano per catturare queste storie e mostrarle.
Questo significa entrare in contatto con il pubblico stando in mezzo a loro oppure, quando invece sono nell’area “pit” (quella porzione che separa il pubblico dal palco), significa percepire il calore degli artisti e quello del pubblico.
I primi passi nel mondo della fotografia di concerti
Fotografare una performance live sul palco è un viaggio che inizia con piccoli passi.
L’inizio è obbligatorio e comune quasi a tutti: fotografare artisti sconosciuti, amici musicisti, concerti feste patronali e sagre di paese etc…fa parte di quel processo di apprendimento chiamato gavetta.
Il processo di apprendimento è faticoso, a volte è perfino surreale (ho visto dei concerti dove…in un cimitero al confronto sembra di trovarci durante un assolato pomeriggio di giugno…come ho visto anche band che, attraverso un programma automatico, cambiavano effetti di luci ogni nanosecondo).
Questo però è l’unico modo che ti permettere di imparare a fondo ANCHE sbagliando!
Ti permette di imparare prima di tutto le BASI della fotografia di concerti:
- Impugnare in modo saldo la macchina
- Conoscere e imparare a usare correttamente la posizione delle ghiere e dei pulsanti principali (e.g. tempi/diaframmi/iso/compensazione dell’esposizione)
- Cambiare ottica
- Comporre la scena
- Imparare la gestione dell’evento: spazi e tempi oltre a non intralciare chi è sul palco/fra il pubblico
A differenza di ciò che si pensa, anche durante i concerti di artisti emergenti possiamo trovare momenti spettacolari da immortalare, sia come luci che per la vicinanza rispetto al palco e l’accessibilità a tutte le aree (compreso il poter salire sul palco).
Queste opportunità sono uniche per “farsi le ossa”: ti permettono di catturare dettagli ed espressioni oltre ad allenarti per raccontare storie intime e profonde.
Sfide e tecniche nella fotografia di concerti
Ogni evento è unico, ogni spettacolo porta con se la magia di una diversa “ingegnerizzazione” delle luci, di costruzione del palco. Anche seguendo lo stesso artista in luoghi diversi, vedrai che ci saranno diverse impostazioni per ogni evento anche per la struttura della location.
Proprio per questo posso affermarti con certezza che nella fotografia di concerti non esistono impostazioni standard.
La sfida è proprio quella: cogliere l’attimo, quell’istante irripetibile che racchiude l’essenza dell’evento, ma soprattutto…capire QUALE è l’attimo!
Utilizzare scatti a raffica può essere una valida opzione per raccontare l’evento, ma richiede discrezione per evitare di perdere i momenti cruciali. Le schede di memoria, per quanto elevati, hanno comunque dei limiti di memorizzazione e di “buffer” (ovvero quella memoria temporanea in cui si trovano le immagini prima che la scheda di memoria abbia terminato il loro salvataggio).
Nei concerti di band affermate c’è il limite di poter fotografare solo durante i primi tre/quattro brani: è un tempo sufficiente per realizzare un buon reportage di quella parte del concerto.
Questa limitazione deve spingerti verso una prospettiva più personale e originale, senza influire sulla capacità di cogliere l’essenza dello spettacolo.
Certo…capita che al termine del timing concordato “The best was yet to come” (come cantava Bryan Adams nel 1983, giusto per rimanere in ambito musicale): capita che il clou avvenga verso metà spettacolo oppure che verso il termine del concerto l’artista abbia in serbo coreografie e giochi di luci spettacolari.
In questi casi…salvo diversi accordi, tutto rimarrà non narrato dal fotografo dell’evento.
L’importanza delle impostazioni e dell’attrezzatura
La gestione della luce è uno degli aspetti più critici nella fotografia di concerti.
I concerti al chiuso rappresentano la maggior parte degli eventi. Si caratterizzano per un’illuminazione che è esclusivamente quella fornita dalle luci del palco: creano sfide particolari per i fotografi ma sono le più gestibili.
Per contro, i concerti estivi all’aperto spesso combinano l’illuminazione del palco con quella ambientale (come le luci stradali o quelle dell’evento all’interno del quale avverrà il concerto): queste creano un mix di luci che può generare difficoltà nelle impostazioni.
Comprendi quindi come sia fondamentale per ogni fotografo riconoscere e adattarsi alle diverse condizioni di luce per catturare immagini chiare e dettagliate, attraverso anche una consapevole modellazione delle luci.
Questo avviene attraverso l’uso del diaframma, la gestione dei tempi di scatto, l’aumento o il decremento degli ISO nonché cambiando e adattando la composizione della scena all’ottica in uso.
Anche durante la fotografia di concerti nella composizione fotografica entra in gioco l’ottica che si sta usando. Gli zoom offrono la flessibilità necessaria per catturare i dettagli anche da lontano oltre a fornire una visione magari più ampia; tuttavia un secondo corpo macchina con un’ottica fissa io lo tengo spesso in spalla: in questo modo riesco ad abbinare entrambi i punti di vista.
Sapere queste tecniche è essenziale per permetterti di creare immagini che possano catturare l’essenza e l’emozione del concerto senza limitarsi alla sola azione sul palco. Ovvero ti permette di interpretare la scena e non limitarti al solo click!
Lavorazione post-evento nella fotografia di concerti
Ritornato in studio il fotografo di concerti si trova di fronte alla necessità di fare la selezione delle immagini scattate e la loro post-produzione (in realtà il nome più corretto sarebbe “sviluppo digitale”) attraverso Adobe Lightroom.
Questo processo richiede attenzione e sensibilità artistica, è necessario mantenere la capacità di raccontare l’evento trasmettendo l’energia e le emozioni del momento senza farsi influenzare dai propri gusti musicali o pensieri nei confronti dell’artista.
Al termine della selezione delle immagini da elaborare, vengono gestiti i vari aspetti dello sviluppo digitale: ovvero il controllo sulla luminosità, il contrasto, la saturazione.
Al termine di questi si possono valutare eventuali ritagli dell’immagine o altri aspetti visivi così da perfezionare ogni scatto, mettendo in risalto i momenti più significativi del concerto.
In questo percorso è FONDAMENTALE mantenere un approccio etico nella post-produzione, rispettando le regole del giornalismo e della narrazione.
Questo significa evitare di alterare l’immagine attraverso fotomontaggi o alterazioni della realtà dell’evento (ad esempio trasformare un’atmosfera volutamente cupa e intensa in una scena luminosa e allegra: questa alterazione eccessiva distorcerebbe la realtà dell’evento).
L’obiettivo che ti devi porre è quello di migliorare la qualità delle immagini mantenendo la cronologia, le emozioni e tratti distintivi che hanno caratterizzato un concerto.
Questo equilibrio tra l’arte della fotografia e l’integrità giornalistica è ciò che definisce lo stile personale di un fotografo di concerti, rendendo il lavoro qualcosa che va oltre la mera testimonianza visiva, ma arrivi a essere un’espressione artistica.
La Fotografia di concerti come arte e passione
La fotografia di concerti è un viaggio emotivamente coinvolgente in cui ogni scatto che cattura un singolo momento musicale racchiude una storia vibrante di passione dell’artista e del pubblico.
Per me è un’esperienza che mi permette di vivere l’emozione di essere testimone e narratore per momenti irripetibili, mi fa immergere completamente nell’essenza della musica.
Lavorare a stretto contatto con la musica mi fa sentire la bellezza e l’energia che posso trasformare in immagini che rimarranno a raccontare e testimoniare emozioni indimenticabili.
La fotografia di concerti permette di unire due arti sublimi come la musica e la fotografia generando un’arte visiva che parla direttamente alle note dell’anima.
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