Cos’è il sensore?
Il sensore è quella parte della macchina fotografica che…è TUTTO!
Rappresenta assieme il cervello e il cuore di un essere vivente più o meno!
Si occupa di leggere e catturare la luce, la rende interpretabile dalla macchina fotografica e immagazzinabile in una scheda di memoria.
Rappresenta il cervello e il cuore pulsante della tua macchina fotografica e parte primaria del digitale. Ricopre anche la funzione che aveva la pellicola nella fotografia analogica.
Con questo articolo voglio illustrarti le differenze fra i formati, le varie sigle e le basi della differenza di prezzi.
Prima di arrivare a questo però debbo prima presentarti…il signor SENSORE!
Tranquillo, NIENTE è da imparare a mente, NIENTE da ricordare prima di fotografare, però…è pur sempre utile capire.
Come tutti i circuiti elettronici il sensore è una piastra di silicio ricoperta di fotodiodi (ovvero dei sensori elettronici sensibili alla luce).
Questi micro sensori catturano tre colori e le relative informazioni: Rosso, Verde, Blu (RGB).
Sulla parte più superficiale del sensore è applicato un filtro dalla forma di un mosaico: il più usato e diffuso è chiamato Filtro Bayer.
Viene da se un ragionamento: restando uguale la lastra di silicio (la dimensione del sensore), maggiore è la dimensione di ogni fotodiodo, minore la quantità che si può inserire in ogni lastra.

Scopriamo il lato pratico del sensore
Sopra ti indicavo “di “sensore più grande”: ma di cosa, di quanto? Grande come?
Ci sono vari tipi di sensore, qua mi limiterò a parlarti dei più rilevanti e diffusi.
I sensori dalle dimensioni più piccole appartengono alle macchine fotografiche compatte e gli smartphone di medio/bassa.
Salendo di categoria entriamo nel vivo e parliamo della parte che più ci interessa: quella delle fotocamere reflex e mirrorless!
Le reflex sono dette DSLR, digital single-lens reflex: macchina fotografica digitale a lenti intercambiabili (le vecchie reflex a pellicola erano solamente SLR).
Queste macchine sono equipaggiate con sensori di dimensioni più importanti: APS-C & Full Frame (per Nikon rispettivamente DX ed FX).
I sensori APS-C vengono utilizzati in alcune macchine mirrorless, come le Fuji o altre macchine entry level (per approfondire questo concetto di macchina fotografica ti rimando al mio corso di fotografia: sarebbe troppo dispersivo trattarne in questo articolo).
Lo stesso sensore lo troviamo anche nelle reflex di fascia economica e semi professionali.
Questo formato ha dimensioni fisiche maggiori rispetto a quelli delle macchine compatte e degli smartphone: permette di avere una buona qualità dell’immagine.
Può essere considerato un compromesso di qualità (anche in funzione di tante altre caratteristiche tecniche di cui parleremo in altre lezioni di fotografia).
I sensori Full Frame invece sono montati sulla stessa tipologia di macchina degli APS-C, ovvero le macchine mirrorless e sulle reflex professionali.
Il suo impiego è in macchine fotografiche di livello più elevato alle precedenti e fino a qualche anno fa questo tipo di macchine erano usate esclusivamente dai professionisti.
Attenzione però a un concetto: un corpo macchina Full Frame “primo prezzo” ha qualità e potenzialità superiori alla migliore delle APSC.
La differenza fra i sensori
Bene, abbiamo visto come è fatto e cos’è un sensore e capito a cosa serve.
Questo ti ha portato a scoprire che esistono diversi tipi di sensore e di macchine fotografiche con caratteristiche diverse.
Il sensore APS-C è di dimensioni 16×24 mm, mentre il sensore Full Frame è 24×36 mm (ovvero è equivalente alla dimensione di un fotogramma delle vecchie pellicole).
Facendo due conti scopriamo il sensore APS-C è circa 1.5 volte più piccolo rispetto al sensore Full Frame.
Perché circa?
Perché fra Canon e Nikon c’è una differenza che è impercettibile all’atto pratico, ma è una curiosità che ti aggiungo.
In questo schema ti illustro le differenze fra i brand e il calcolo del “fattore di crop”, ovvero il ‘ritaglio’ APSC rispetto al formato Full Frame:
Sensore Canon | Sensore Nikon |
24/14,8 = 1,6 | 24/15.5 = 1.5 |
36/22,2 = 1,6 | 36/23.7 = 1.5 |
E quindi cosa cambia?
La risposta più semplice è…cambia un mondo!
Ad esempio cambia l’area inquadrata: guarda l’area del sensore nella grafica qua sotto.
L’area gialla del formato APS-C è molto inferiore all’area rossa del formato Full Frame!
Ulteriormente questo comporta anche un diverso prezzo di acquisto, sia del corpo macchina che poi degli obiettivi.
Di obiettivi ce sono di specifici per macchine APS-C e per Full Frame (ma degli obiettivi ti parlerò un’altra volta).
L’area inquadrata e l’obiettivo utilizzato incidono sulla porzione di scena ripresa e sull’area visibile (il cosiddetto Angolo di Campo).
Nulla vieta che tu possa utilizzare degli obiettivi destinati a macchine APS-C anche su Full Frame.
Come esempio pratico guarda l’immagine qua sotto: l’ottica in uso è un Tokina 11-16 mm mentre la macchina in uso è una Nikon D700.
Vedi che risultati otterresti?
L’ottica è progettata per un’area dell’immagine più piccola, la macchina invece ha un’area del sensore maggiore, quindi incontra una zona totalmente nera.
Quali sono le altre differenze dei sensori?
Il formato del sensore Full Frame ha una concentrazione inferiore di fotodiodi.
Questo permette di avere meno disturbi sulla resa fotografica e migliore qualità dell’immagine. Tuttavia c’è anche il suo risvolto negativo: che sono visibili ‘errori’ che con un sensore APS-C sarebbero meno evidenti!
Un’altra importante differenza è quella sull’area nitida delle foto e quella sfocata.
Una foto allo stesso scenario e con gli stessi parametri di scatto rende due immagini diverse perché l’area inquadrata dal sensore è diversa!
Consigli
Il mio consiglio prima di acquistare una macchina fotografica è valutare bene ciò che si vuole fare e si vuole ottenere.
Ci sono ottime immagini realizzate con macchine e obiettivi per APS-C e pessime immagini realizzate con macchine Full Frame: la differenza sta nel fotografo, sei tu che stai dietro la fotocamera!
Solamente con identiche condizioni di scatto (macchine fotografiche e fotografi uno accanto all’altro, identici parametri di scatto e condizioni di luce) possiamo dire che è la macchina a fare la differenza!
Attenzione però: non fraintendermi!
Non ti sto dicendo che una macchina valga l’altra, i costi e la resa lo dimostrano.
Ci sono condizioni in cui avere una macchina entry level per imparare o una macchina di “fascia media” è un ottimo compromesso.
Ci sono alcune condizioni in cui avere una macchina molto performante aiuta.
In conclusione ti consiglio di guardare questo ottimo simulatore.
Io mi sono divertito lasciando lo stesso obiettivo su una macchina fotografica Full Frame ed una APS-C: divertiti anche tu a variare le combinazioni e vedere i risultati!
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